mercoledì 3 ottobre 2007

Il web - Soldi a palate


Ma è così facile fare soldi a palate sul web? Contrariamente a quanto promettono alcuni, decisamente no. Almeno non nei termini che vengono proposti da alcuni corsi speciali, del tipo:
- segui il nostro metodo e in 30 giorni
- senza conoscenze di php, script, blog, internet
- senza conoscere nulla di economia e marketing
- senza saper scrivere una riga decente nella tua lingua madre
- senza investimento (ma dacci subito 200 €)
- con solo mezz'ora al giorno
- realizzerai 1000 euro al mese e raggiungerai l'indipendenza economica

seee, come no! Io invece affermo che una persona, partendo da zero (come presenza web), con conoscenze tecniche ed economiche, capacità di marketing, ottime abilità di scrittura e nel design, impegno full time, in un mese probabilmente non si ripaga neanche il server del suo spazio web (oppure se opta per un hosting gratuito - come questo - andrà in pari).
E allora, che fare? Dov'è il businnes? La risposta, molto semplicemente, è che perseguire "la via dei soldi" su internet richiede un tantinello di sacrificio, ecco tutto. E poi notevoli capacità, ecco il trucco. A già, dimenticavo, molta costanza e dedizione. "Tutto qui?" mi dirai, caro lettore. Non è tutto, apprezzo la tua ironia ma non è tutto. Ci vogliono anche tutta un'altra serie di abilità, ma non è il caso di elencarle adesso, diamo tempo a questo blog di evolvere. Per adesso badiamo al sodo divulgando un paio di indispensabili segreti:

Il principale segreto - incredibile quanto sia semplice e allo stesso tempo indispensabile per capire il meccanismo - il segreto è che l'attività online è molto simile ad una normale attività imprenditoriale piuttosto che ad una attività come dipendente a reddito fisso. Per capirlo prendiamo un imprenditore classico, di quelli che si fanno da soli. Parte da zero o quasi e inizia un lungo percorso. All'inizio tanto lavoro poco ripagato. Molta gavetta. Poi inizia qualche piccolo rientro economico. Se a questo punto l'imprenditore tira le somme per decidere che cosa fare e nel farlo considera tutto il suo impegno e quello che ha ricavato, l'unica deduzione che può ricavare è che ha lavorato molto per niente, ha lavorato gratis o quasi. Solo se crede nel suo progetto, può decidere di proseguire, altrimenti abbandonerà presto. Solo chi continua dopo questa prima fase può ottenere quanto cercava. L'approccio giusto è perciò quello di avere un buon progetto e mettersi al lavoro con spirito imprenditoriale, i conti si faranno molto tempo dopo.

Il secondo segreto: la crescita è esponenziale. Per chi è abituato al reddito fisso questa è un'assoluta novità. In questo caso lo stipendio non cresce esponenzialmente, cresce linearmente. Almeno in teoria. Nella realtà lo stipendio è molto simile ad una costante priva di qualsiasi dinamica. Rassicurante forse, ma poco motivante. Il vantaggio iniziale rispetto a qualsiasi crescita esponenziale è però incredibile, capace di selezionare chiunque non creda fermamente che ci sarà un istante nel quale la crescita esponenziale raggiungerà il valore di quella costante, indipendentemente da quanto quest'ultima possa valere. Da quell'istante in poi non ci sarà più storia. La crescita esponenziale è così interessante che vale da sola l'esperienza di fare qualcosa nel web. Chi ha già fatto qualcosa nel web, come aprire un blog, dovrebbe conoscerla: per un bel pezzo nessun visitatore, poi un paio, poi quattro-cinque al giorno, poi dieci, poi venti, cinquanta, cento...

La famosa storia dell'origine del gioco degli scacchi spiega bene il potenziale della crescita esponenziale: "Un giorno venne al palazzo un brahmino, Lahur Sessa, che, per rallegrare il re, gli insegnò un gioco che aveva inventato: il gioco degli scacchi. Il re si appassionò a questo gioco e, a forza di giocare, capì che non esisteva un modo di vincere quella battaglia senza sacrificare un pezzo, suo figlio. Allora il re fu finalmente felice e chiese a Lahur Sessa quale voleva che fosse la sua ricompensa: ricchezze, un palazzo, una provincia o qualunque altra cosa. Il monaco rifiutò, ma il re insistette per giorni, finché alla fine Lahur Sessa, guardando la scacchiera, gli disse: «Tu mi darai un chicco di grano per la prima casella, due per la seconda, quattro per la terza, otto per la quarta e così via». Il re rise di questa richiesta, dicendogli che poteva avere qualunque cosa e invece si accontentava di pochi chicchi di grano. Il giorno dopo i matematici di corte andarono dal re e gli dissero che per adempiere alla richiesta del monaco non sarebbero bastati i raccolti di tutto il regno per ottocento anni. Lahur Sessa aveva voluto in questo modo insegnare al re che una richiesta apparentemente modesta poteva nascondere un costo enorme. In effetti, aveva chiesto 9223 quadrilioni, 372 trilioni, 036 miliardi, 854 milioni, 775 mila 808 chicchi di grano (2 alla 63 considerando 2 elevato a 0 della prima casella). Comunque, una volta che il re lo ebbe capito, il brahmino ritirò la sua richiesta e divenne il governatore di una delle province del regno. (fonte: wikipedia)

La crescita nel web. Facciamo una piccola trasformazione e applichiamo la bellissima storia degli scacchi al web: che cosa ne diresti se qualcuno ti promettesse un lavoro piuttosto impegnativo nel quale il guadagno della prima settimana è pari ad un centesimo di euro? Aspetta, prima di rispondere rifiutando in malo modo devi sapere che la seconda settimana riceveresti un aumento e incasseresti ben due centesimi di euro! Non è fantastico? E la terza il doppio: 4 cent. Tanto per finire il mese, alla quarta settimana riceveresti ben 8 cent! Per un totale, il primo mese, di: 1+2+4+8= 15 centesimi di euro. Come rifiutare un lavoro che genera simili entrate? Il bello arriverebbe il secondo mese (per semplicità ipotizzo mesi di quattro settimane): 16+32+64+1,28= 2,40 euro. A questo punto ad un nostro amico che ci chiede come procede la nostra attività web, non potremo che rispondere "magnificamente, questo mese ho ricavato ben 2,40 euro, in netta crescita rispetto al mese precedente." Sicuramente questo amico penserebbe alla follia dell'operazione (e alla nostra personale) dato che la sua esperienza è nel suo solido stipendio che si aggira sui 1600 euro netti. Ma noi, contro ogni buonsenso, crediamo nella nostra attività e lavoriamo sodo un altro mese intero: 2,56+5,12+10,24+20,48=38.4 sudatissimi euro. A questo punto che facciamo, diamo forfait? Se sei arrivato a questo punto e nonostante queste misere entrate vuoi continuare il lavoro, prova a proseguire da solo il calcolo per un altro paio di mesi, poi mi racconterai com'è andata.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

davvero bellissima storia quella degli scacchi. Mi ha motivato e chiarito diverse idee che non riuscivo a concretizzare nella mia mente. Grazie. Ciao. aj

Anonimo ha detto...

Grazie a te aj, sono felice di esserti stato d'ispirazione :)